Comunicati stampa

Un servizio universale al passo con i tempi: la Posta accoglie con favore il primo passo del Consiglio federale

La Posta accoglie con favore le modifiche al mandato di servizio universale proposte oggi dal Consiglio federale. Si tratta di un primo importante passo per l’assegnazione alla Posta di un mandato in linea con le esigenze del futuro. Inoltre, la Posta confida nel fatto si svolga un dibattito politico approfondito su come strutturare il mandato di servizio universale a partire dal 2030 in modo che sia al passo con i tempi. Il servizio postale universale deve rispondere alle mutevoli esigenze della clientela.

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Il mandato di servizio universale definisce l’offerta minima del servizio pubblico che la Posta è tenuta per legge a erogare e costituisce pertanto la base per le prestazioni della Posta. L’azienda si sta occupando a fondo della questione di quale servizio pubblico ci servirà in Svizzera tra dieci o venti anni. Nel lungo termine la Posta potrà ottenere buoni risultati solo se continuerà a evolvere in modo sostenibile e se avrà come base un mandato di servizio universale al passo coi tempi. Dovrà potersi espandere laddove crescono le esigenze della società e dell’economia e riuscire a trasformarsi laddove la domanda scompare o cambia. L’obiettivo della Posta è tenere conto dei desideri della clientela e dell’avanzare della digitalizzazione nel migliore dei modi e a lungo termine. Il tutto con fondi propri, ovvero senza ricorrere a finanziamenti pubblici.

Necessaria un’evoluzione del mandato di servizio universale

Con l’attuale strategia «Posta di domani» vengono gettate le basi per fornire un’offerta futura in linea con la domanda. «Tuttavia, la Posta deve gettare tempestivamente le basi anche per la Posta di dopodomani. Ciò richiede uno sviluppo del mandato di servizio universale», spiega il direttore generale Roberto Cirillo. E aggiunge: «Per far fronte alle esigenze della clientela anche in futuro, è imprescindibile sviluppare l’attuale offerta postale in un’ottica sostenibile a lungo termine. Il presidente del Consiglio di amministrazione Christian Levrat aggiunge: «La Svizzera avrà bisogno di un servizio pubblico forte dopo il 2030. Dobbiamo svilupparlo ora, includendo la digitalizzazione.» Come il Consiglio federale, anche la Posta ritiene importante modificare la Legge sulle poste dopo il 2030.

Creare un ponte tra mondo analogico e digitale

La Posta accoglie con favore le proposte del Consiglio federale per la modifica dell’ordinanza con orizzonte 2026, poiché rappresentano un primo passo importante. Secondo la Posta, l’integrazione dell’offerta di corrispondenza digitale nel servizio universale rappresenta un segnale importante che indica la strada da percorrere. Il mandato di servizio universale deve necessariamente includere una cassetta delle lettere digitale. In futuro un servizio di questo tipo permetterebbe alla clientela di scegliere se desidera inviare e ricevere posta tramite canali digitali, smartphone o computer, oppure canali fisici. «Un servizio universale moderno costruisce un ponte tra il mondo analogico e quello digitale», aggiunge Christian Levrat. Secondo la Posta, anche l’accesso ai servizi postali dovrebbe essere garantito, senza però sottostare a una regolamentazione troppo rigida. La clientela dovrebbe poter decidere liberamente se utilizzare lo smartphone o la propria cassetta delle lettere, la filiale o gli sportelli automatici My Post 24. Anche se il futuro è destinato a diventare sempre più digitale, le merci dovranno essere ancora trasportate fisicamente e la necessità di consegne rapide rimarrà. Roberto Cirillo sottolinea: «Vogliamo continuare ad agire con spirito imprenditoriale e rimanere la migliore Posta del mondo,  in nome del servizio pubblico per tutta la Svizzera».

La Posta vuole accompagnare la popolazione

La Posta ribadisce il suo importante ruolo di promotrice della trasformazione digitale. Offerte quali il voto elettronico o la cartella informatizzata del paziente lo dimostrano nel concreto. Con le sue offerte la Posta fornisce un contributo decisivo per la promozione delle competenze digitali tra la popolazione, affinché tutta la Svizzera possa usufruire dei vantaggi della digitalizzazione in egual misura.

 

Per informazioni:

Jonathan Fisch, responsabile Media Relations Posta, 058 31 00 00